DA SAPERE

Onde d’urto extracorporee (ESWT) in Medicina Veterinaria

Le onde d’urto, utilizzate in ambito ortopedico umano già dai primi anni ’90 e ormai largamente diffuse anche in Medicina Veterinaria, sono onde sonore generate all’esterno dell’organismo caratterizzate da alta pressione e breve lunghezza d’onda. Tali onde sono in grado di attraversare i fluidi ed i tessuti molli all’interno del corpo, esercitando la loro azione in maniera focalizzata.

La risposta biologica a tali infrasuoni è la neovascolarizzazione dei tessuti trattati e l’attivazione di diversi tipi cellulari fondamentali nei processi riparativi. Ciò si traduce nell’ attenuazione del dolore (effetto analgesico) e nella stimolazione della rigenerazione tissutale.

La terapia non è invasiva: si effettua con il cavallo in stazione previa rasatura della parte (se possibile). Esistono diversi tipi di strumenti in commercio che sfruttano tecnologie differenti: quello da noi utilizzato non provoca dolore ed è ben tollerato, quindi non è generalmente necessario l’uso di tranquillanti o sedativi. Ciò risulta particolarmente importante nel trattamento di cavalli in attività agonistica.

Un ciclo terapeutico si compone solitamente di 3 sedute con un intervallo in media di 10 giorni tra un’applicazione e l’altra.

Le patologie più frequentemente trattate sono:

  • osteoperiostiti, es. schinelle e formelle
  • periartrosi
  • desmiti inserzionali e non, es. patologie del legamento sospensore del nodello
  • tendinopatie acute e croniche
  • riduzione di fibrosi e calcificazioni
  • sindrome navicolare
  • osteoporosi, es. a carico dei sesamoidi
  • alcuni tipi di fratture
  • mal di schiena

La terapia con onde d’urto, così come tutte le procedure diagnostiche, terapeutiche (comprese le medicine complementari) e riabilitative, è un atto medico veterinario e come tale è di esclusiva competenza del Medico Veterinario iscritto all’Ordine professionale.